Sull'esatta tassonomia del genere Cannabis (Cannabaceae) vi sono opinioni diverse a seconda si consideri la specie monotipica o politipica. Small e Cronquist distinguono solo una specie (sativa) con due sottospecie, ciascuna con due varietà:
Cannabis sativa L.
ssp. indica (Lam.) E. Small & Cronq.
ssp. sativa
var. sativa
var. spontanea Vavilov
Sinonimi = Cannabis chinense; Cannabis indica Lam.
Shultes divide invece il genere in tre specie:
Cannabis sativa (sativa = utile; volgarmente canapa)
Cannabis indica (volg. canapa indiana o indica)
Cannabis ruderalis (volg. Canapa russa o ruderale o americana)
Clarke e Watson (2002) propongono che la specie C. sativa comprenda tutti gli individui, a parte forse le varietà usate per la produzione di hashish e marijuana in Afghanistan e Pakistan, che andrebbero raggruppate sotto la specie C. indica.
Anche sulla posizione della famiglia Cannabaceae esistono delle divergenze:
secondo il Sistema Cronquist (1981) la tassonomia è: Magnoliophyta - Magnoliopsida - Hamamelidae - Urticales - Cannabaceae;
secondo la Classificazione APG (1998) la tassonomia è: Magnoliophyta - Eudicotiledoni - Eudicotiledoni centrali - Rosidi - Rosales - Cannabaceae.
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· Cosa vuol dire Indica/Sativa?
è la distinzione tra due tipi diversi di cannabis.
L'Indica è una pianta di media statura, con foglie larghe e internodi molto ravvicinati, di buona resa e buon high, si coltiva bene indoor sotto le luci artificiali ed è per questo che quasi tutte le varieta da indoor sono indicizzate (incrociate con un indica che di solito è skunk).
La Sativa invece ha caratteristiche diverse, aspetto piu esile e lungo, meno ramificazioni, pianta più slanciata e foglia di un verde piu chiaro, con lame lunghe e sottili. L'effetto è diverso dall'indica: piu forte, un'inebriamento di tipo speedy, effetto molto corporale e duraturo. Cresce bene outdoor.
www.indica.it/pub/botanica/classif2.html