Droga, Ferrero: no liberalizzazione
Droga, Ferrero: no liberalizzazione
Oggi il ministro al question time
Dopo aver parlato - a titolo personale - di "stanze del buco", il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero spiega che "la liberalizzazione non è una soluzione. La prima questione che va affrontata è come si separano le droghe per livelli di pericolosità". Favorevole alla liberalizzazione si era detto Umberto Veronesi. Attesa per il question time alla Camera dove Ferrero risponderà sia alla Cdl che a parte della sua coalizione.
"Penso che nel caso delle droghe pesanti, in particolare, non c'è una coscienza sociale del danno che si fa su se stessi rispetto alla possibilità di provarla" precisa Ferrero ai microfoni della trasmissiione "Controcorrente" di Sky Tg24. Il ministro di Rifondazione torna però all'attacco della legge Fini-Giovanardi: "Ha creato un clima culturale in cui non si fa più alcuna differenza tra droghe leggere e droghe pesanti" dice Ferrero. "Possono esserci ragazzini - osserva - che passano dal fumarsi una canna al fumarsi cristalli di cocaina senza aver bene chiara la differenza".
Per questo, secondo il ministro della Solidarietà sociale, è necessaria una "politica attenta": "La prima questione che va affrontata è come si separano le droghe per livelli di pericolosità". In merito alle "shooting room", Ferrero sottolinea di aver espresso un parere "a livello personale, visto che il programma dell'Unione e quindi il programma del governo non ne parla". "Credo che bisogna provare tutte le cose" precisa, ricordando che "in Europa ci sono diverse esperienze per la 'riduzione del danno'".
Un esperimento simile, prosegue Ferrero, lo ha fatto "anche un conservatore cattolico come Aznar, in Spagna, che non è certo un comunista, con l'obiettivo di evitare che l'esperienza della droga finisca nella distruzione della vita". In ogni caso, Ferrero diffida dalle "ricette pronte": "Ho detto solo che forse varrebbe la pena ragionare su come si riportano in Italia le esperienze di altri paesi europei" spiega.
ATTESA PER IL QUESTION TIME
E' previsto per oggi pomeriggio, alle 15, la discussione a Montecitorio del Question Time sulla droga. Gli onorevoli Udc Carlo Giovanardi e Luca Volontè chiedono quale sia la fonte dei dati del ministro della Solidarietà Sociale secondo cui "sarebbero state migliaia i giovani denunciati o addirittura incarcerati in base alla nuova normativa". Secondo i firmatari dell'interrogazione, "il primo mese di applicazione delle tabelle previste dalla legge 49/06, in materia di disciplina di stupefacenti e sostanze psicotrope, ha invece registrato un calo delle persone segnalate all'Autorità giudiziaria di circa il dieci per cento".[IMG]http://
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