FIBRA:
La fibra esterna della pianta di Canapa e' la piu' forte e duratura fibra naturale del Regno Vegetale. Puo' essere trasformata in vari tipi di cordame {spago, corde, gomene x navi...} o filati per la tessitura di abiti. La Canapa e' piu' morbida, piu' calda, piu' assorbente del cotone, la sua resistenza agli strappi e' decisamente maggiore e si conserva molto piu' a lungo.
L'interno legnoso della pianta ha un alto contenuto di cellulosa, superiore a quello del legname ed e' dunque utile in numerose applicazioni industriali inclusa la carta ed il cartone, pannolini e tamponi assorbenti, materiali da costruzione e materie plastiche biodegradabili non tossiche.
La carta prodotta con la Canapa e' ideale per banconote e documenti in quanto puo' durare indefinitivamente, secoli e addirittura millenni, mentre la media della carta ottenuta dalla polpa di legno e' di 25-80 anni.
MEDICINE:
I fiori di Canapa producono una resina che contiene numerose sostanze utilizzabili a scopo terapeutico.Il loro effetto principale e' di alleviare il dolore cronico cosi' come piccoli dolori, favorendo l'appetito, il sonno e creando dunque un'attitudine mentale meglio predisposta alla guarigione.
Queste sostanze donano calma e benessere, riducono la pressione sanguigna, calmano le convulsioni, gli spasmi muscolari ecc...
Attualmente la Canapa e' riconosciuta di sicura utilita' per centinaia di applicazioni mediche fra cui: glaucoma, artrite, reumatismi, sclerosi multipla, stress, asma, enfisema polmonare, anoressia, tumori, funghi della pelle, herpes ed altro.
E' una delle sostanze meno tossiche esistenti: in migliaia di anni non si e' registrato un solo caso di morte attribuibile al suo consumo.
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Per quale motivo, quindi, non abbiamo gia' da tempo un'industria pulita basata sulla Canapa ed altri prodotti biologici?
Negli anni '30 l'industria della Canapa era tanto promettente da rappresentare una forte minaccia agli interessi economici della neo-industria petrolchimica.Venne cosi' colpita dal proibizionismo che la criminalizzo' e la penalizzo' con la censura.
Per avviare oggi il processo di conversione delle industrie, ognuno di noi puo' fare qualcosa documentandosi, informando gli altri e richiedendo prodotti di Canapa.
Ma a cosa serve coltivare se poi manca un collegamento con il mondo della produzione? Cosa realmente vogliamo?
Un'industria che distrugge in poco tempo i sacri equilibri dell'ecosistema per un profitto dell'oggi, oppure una tecnologia che concepisce un futuro?
E' necessario che ognuno di noi si impegni per immaginare e realizzare un mondo diverso che sia in armonia e in equilibrio con la Natura.
Vogliamo la Terra, non un ammasso di rifiuti!