Una delle attrattive di Amburgo é senz´altro il quartiere a luci rosse. Ogni volta che qualcuno viene a trovarmi, un giro alla Reeperbahn é d´obbligo. Oltre ai soliti sex shop con le cabine da pippa, ci sono 5 o 6 palazzoni pieni zeppi di signorine attrezzate per ogni evenienza. Sbirciando negli stanzini, potrete vedere appese ai muri fruste di diversa foggia, dildo di tutte le misure, maschere, creme, insomma, ogni ben di Dio. L´ultima volta con due signori di Frosinone con i quali faccio affari, abbiamo fatto un giro (praticamente ce li siamo girati tutti), e alla fine, quando mi hanno detto "é tardi, andiamo a letto", giá sapevo che appena lasciatili in albergo avrebbero chiamato un Taxi e avrebbero dato sfogo ai loro bassi istinti. Amburgo é una cittá poliedrica, e i due frusinati non erano abbastanza smaliziati da cogliere le lievi differenze tra perversioni e perversioni. Praticamente al primo locale che sono entrati, hanno trovato un ambiente tipo Village People, continuando con il secondo dove una bella bambina, armata peró di scarponi, residuato evidentemente dell´afrika korps di Rommel, prendeva a calci (!) un giovanotto in ginocchio sul palco. Finalmente, al terzo tentativo, riuscivano a trovare il palazzo-bordello, dove é noto che, una volta accalappiato il cliente, le troie si fanno pagare ogni falso singolo sospiro. Frasi come "alza un pochino la coscia" e cosí via, fanno lievitare cosí il prezzo che in genere si finisce per subire uno shock diciamo ammosciante, che costringe ad una mesta ritirata. Qui le troie sono troie veramente! Da li in genere si ritorna dalla bambina calciatrice, dove si scarica un po di malumore...
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